giovedì 28 ottobre 2010


DIAMANTI A TAVOLA
Edizione 2010
Tartufo Bianco pregiato
Prodotti tipici dei Sibillini
AMANDOLA
5/6/7 Novembre 2010
Scarica il programma

venerdì 17 settembre 2010

Prada Outlet, Fine Pecorino Lure Visitors to Le Marche: Travel

Estratto dell'articolo apparso sulla rivista americana Bloomberg dove viene elogiato il territorio dei Sibillini con le sue strutture ricettive, il buon cibo, il paesaggio e le opere d'arte.

Summer in Italy doesn’t have to mean standing in line for hours to view a Giotto or a Tintoretto for minutes. With a rental car -- and the stomach for curlicue curves -- you can breeze through Le Marche (or the Marches), a less traveled region on the Adriatic Coast.
The rewards: landscapes worthy of Renaissance masters. Immaculate hilltop towns. Fried olives, creamy prosciuttos, depraved lasagnas.
And outlet shopping.
Some of the most showoffy scenery is in the south, where the Sibylline Mountains rise theatrically behind the green rolling hills.
I stayed at a beautifully restored farm called La Querceta, a few miles outside the placid little town of Amandola (a good place to base yourself), which sits at the edge of the Monti Sibillini National Park. The rooms in the big stone house are large and comfortably appointed. My partner and I rented the nearby two-bedroom house with a kitchen. It had once been the pigsty.
Owner Giovanna Galbiati prides herself on her breakfast tortas. With advance notice, you can also have a dinner that includes campofilone, the region’s egg pasta, and the succulent local lamb. (The great seafood restaurants are on the coast; inland, meat is the mainstay.)
In Amandola itself, the smart, updated Hotel Paradiso sits atop the town. It has an excellent restaurant that -- like just about everybody else -- makes its own homey pastas. For simpler fare, head downhill to Bella Napoli, a classic pizzeria where they keep the good local reds in the fridge: Rosso Piceno, Rosso Conero, Lacrima di Morro d’Alba.

domenica 12 settembre 2010

Un protocollo d’intesa per la valorizzazione della Grotta della Sibilla


Ascoli Piceno | Continuano le iniziative di promozione turistica inserite dalla Provincia nel piano marketing territoriale. Assieme a Regione, ente Parco e Comunità dei Sibillini si lavora per il rilancio della montagna.
La valorizzazione del "Monte e della Grotta della Sibilla" come volano per il turismo e la promozione della montagna: è questo l'obiettivo del protocollo d'intesa stipulato ieri a Palazzo San Filippo. A siglare l'importante accordo sono stati il presidente della Provincia Piero Celani, l'assessore regionale ai Progetti speciali per il Piceno Antonio Canzian, l'assessore provinciale alla Cultura Andrea Maria Antonini, il presidente del Parco Nazionale dei Sibillini Massimo Marcaccio, il presidente della Comunità Montana dei Sibillini Cesare Milani e il sindaco di Montemonaco Onorato Corbelli.

"L'intento di questa iniziativa che si fonda sul fascino del mito della Sibilla - ha spiegato il Presidente Celani - è quello perseguire il rilancio della montagna attraverso un percorso che coniuga cultura, antropologia, geologia, ambiente e tradizioni. Sono convinto - ha affermato il Presidente - che cultura e turismo costituiscano un filo conduttore essenziale per valorizzare l'intero territorio".

"E' la prima volta che le istituzioni del territorio si trovano insieme e agiscono all'unisono per dare slancio ad eventi di valorizzazione dell'area dei Sibillini attraverso la grotta della Sibilla - ha dichiarato l'assessore Antonini - un luogo fisico ma anche simbolico molto evocativo. Il documento firmato oggi - ha proseguito l'assessore - istituisce non solo un tavolo istituzionale di lavoro, ma anche un tavolo scientifico formato da un delegato della Soprintendenza dei Beni archeologici delle Marche, un rappresentante della facoltà di Geologia dell'Università di Camerino e da un incaricato del Centro studi Tradizioni Picene".

Anche l'assessore Canzian ha sottolineato il felice binomio tra turismo e cultura e l'esempio di buona collaborazione che unisce le Istituzioni attraverso il protocollo. "E' importate - ha ricordato Canzian - promuovere le iniziative culturali in un contesto multidisciplinare, coinvolgendo comunità locali e studiosi".

Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente della Comunità Montana dei Sibillini Cesare Milani che ha ricordato come: "il mito della Sibilla, conosciuto in tutta Europa, consenta di incentivare il turismo montano e culturale e rilanciare la montagna attraverso attività sinergiche ed integrate".

Molto soddisfatto anche il presidente dell'Ente Parco Marcaccio: "Attraverso il protocollo diamo organicità e metodo scientifico alle tante iniziative e ricerche suscitate dal mito e dal fascino della leggenda della Sibilla e su questo versante lavoreremo per coinvolgere il mondo imprenditoriale come è già successo con la famosa casa di produzione Rainbow che ha perfino dedicato una delle sue celebri fatine alla figura della Sibilla".

Il sindaco di Montemonaco Corbelli è intervenuto infine sugli aspetti tecnici della grotta: "l'accordo tra le istituzioni - ha evidenziato il primo cittadino - darà più forza al progetto preliminare già presentato alla Regione per migliorare l'accesso al sito con la rimozione del materiale roccioso franato, il ripristino dei terrazzamenti, la sistemazione dell'area circostante e della sentieristica di riferimento".

L'assessore Antonini, che ha coordinato i lavori del tavolo politico-istituzionale, ha annunciato la prima grande iniziativa che scaturisce dall'accordo: "un'intera giornata dedicata al mito della Sibilla che si terrà sabato 23 ottobre a Montemonaco con un convegno al mattino e eventi culturali e ricreativi al pomeriggio, come l'inaugurazione di una mostra, un concerto e la degustazione di prodotti tipici".

11/09/2010
Fonte: www.ilquotidiano.it

Sibilla Summer Nigt 2009 - Tales of Mistery and Imagination

lunedì 19 luglio 2010

Conferenza su "Cecco d'Ascoli: uomo di scienza ascolano"


La conferenza svoltasi sabato 17 luglio a Montemonaco in occasione dell'evento Sibilla Summer Night ha registrato la partecipazione di un folto pubblico.
Il caldo torrido della giornata non ha fatto desistere i più appassionati studiosi e ammiratori dell'illustre ascolano. Prima della conferenza è stato proiettato il film dedicato a Cecco d'Ascoli che ha riscosso uno scroscio di applausi e lodevoli apprezzamenti da parte dei presenti in sala.


Gli illustri relatori (da sinistra):
il regista Dott. Piero M. Benfatti, la studiosa e autrice Anna Maria Partini, il Prof. Francesco Pirani dell'Università di Macerata.

venerdì 9 luglio 2010

Sibilla Summer Night 2010


Programma 2010

SABATO 17 LUGLIO

ore 8.00 Escursione al lago di Pilato (ritrovo a Foce)

CONFERENZA SULL'UOMO DI SCIENZA ASCOLANO
Montemonaco - Sala polifunzionale
ore 16.30 L'ERETICO - Proiezione del film di Piero M. Benfatti
ore 18.00 L'INTELLETUALE E IL SUO TEMPO
Francesco Pirani - Università di Macerata
ore 18.30 CECCO D'ASCOLI POETA OCCULTISTA MEDIEVALE
Anna Maria Partini
ore 19.00 Incontro-Dibattito con il regista Piero M. Benfatti

ore 22.30 NOTTE CON LE STELLE
visione guidata della volta celeste con telescopi e proiezione su maxischermo
MONTEMONACO - Parco Montiguarnieri


DOMENICA 18 LUGLIO

ore 8.00 Escursione MONTE SIBILLA (ritrovo Piazza di Montemonaco)

ore 18.00 Apertura Mostra d'Arte Collettiva
RIFLESSI SIBILLINI
Museo della Sibilla - Villa Curi
dal 18 al 31 Luglio

ore 21.30 Proiezione audiovisivo
L'UOMO DELLE STELLE
Parco Monteguarnieri

ore 22.00 CONCERTO MUSICALE
"SPRING TRIO"
Parco Monteguarnieri

sibillasummernight.blogspot.com

Per avere alcune informazioni sulla figura di Cecco d'Ascoli e il rapporto con il territorio dei Sibillini potete leggere il post più sotto.

martedì 4 maggio 2010

Puntata di Sereno Variabile dedicata al Fermano e ad Amandola



E' stata trasmessa su RAI DUE sabato 1 Maggio una puntata della nota trasmissione Sereno Variabile dedicata alla provincia di Fermo, alla scoperta di borghi sapori e tradizioni.
Osvaldo Bevilacqua è a Fermo nel Palazzo dei Priori, tra i preziosi volumi della biblioteca civica di Romolo Spezioli e nelle antiche cisterne romane che risalgono al I secolo d.C.. Nelle campagne della provincia di Fermo, precisamente a Moresco, si riscoprono le erbe spontanee. A Montappone, invece, rivive la tradizione della fabbricazione dei cappelli conosciuti in tutto il mondo. Infine il borgo di Amandola per gite in bici e a cavallo alla scoperta dei monti Sibillini e delle sue tradizioni.
Curiose le creazioni in carta di Natan e Catharina e finale con sapori, prodotti tipici e il gruppo folkloristico “La Cucuma”.

Guarda il video
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-c2a5a670-273a-48e4-ac37-62f2baaab00e.html

venerdì 16 aprile 2010

Pipino il Breve sepolto a San Ginesio?


Una suggestiva ipotesi si affaccia all’orizzonte della ricerca archeologica: secondo tre storici locali, sotto il pavimento dell’antica collegiata di San Ginesio (risalente al XI secolo) si troverebbero le spoglie mortali di Pipino il Breve, che fu il padre di Carlo Magno, e quelle della sua consorte.
L’affascinante teoria è stata elaborata e proposta da tre appassionati di storia di San Ginesio: Giovanni Carnevale, Giovanni Scoccianti e Marco Graziosi, che hanno anche effettuato sondaggi e ricerche nell’area interessata utilizzando un georadar. I risultati della loro esplorazione sono stati raccolti in un volume che sarà presentato sabato 17 aprile nella cittadina marchigiana, in provincia di Macerata. Alla divulgazione della notizia gli studiosi francesi si sono mostrati molto critici, più possibilisti e prudenti invece i tedeschi. Da molti anni Carnevale sostiene che sempre in quella zona, per la precisione nell’area sove sorge oggi l’abbazia di San Claudio, era situata la reale sede imperiale di Aquisgrana, che fu edificata per volere di Carlo Magno nell’VIII secolo.

giovedì 14 gennaio 2010

Terremoto nelle Marche



Le recenti scosse di terremoto che hanno colpito le Marche e il disastro causato dal sisma ad Haiti hanno messo in apprensione la popolazione delle nostre terre.
Al di là degli aspetti tragici, i terremoti sono eventi naturali che devono essere studiati per capirne l'evoluzione e prevenirne in parte le disastrose conseguenze.
Proprio a questo scopo si segnala il sito dell' INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) http://www.ingv.it/.
Ricavando dal sito dell'INGV le coordinate geografiche (longitudine e latitudine) e con un semplice copia e poi incolla su google maps è possibile vedere da satellite l'esatto epicentro del sisma.

mercoledì 6 gennaio 2010

Cecco d'Ascoli e i Sibillini


Francesco Stabili, di Simeone, meglio noto come Cecco d'Ascoli (Ancarano, 1269 – Firenze, 16 settembre 1327), è stato un poeta, medico, insegnante e astrologo/astronomo e filosofo (al tempo non vi era distinzione fra astronomia e astrologia) italiano.
All'età di diciotto anni, in Ascoli Piceno, entrò nel monastero di Santa Croce ad Templum, centro propulsore dell' esoterismo templare della Marca Meridionale.
Cecco, nel 1309 a Firenze, fu astrologo di corte di Carlo II d'Angiò.
Si ristabilì a Firenze nel novembre 1314, poi fu a Bologna dove nel 1324 insegnava alla facoltà di medicina dell'Università di Bologna e qui subì la prima condanna per aver fatto dei commenti negativi sulla religione cristiana, condanna che consistette in una grossa multa, la perdita del lavoro, il sequestro di tutti i suoi libri di astrologia ed un certo numero di preghiere obbligatorie. La condanna fu data dall'inquisitore domenicano Lamberto da Cingoli. L'ammirazione di studenti e colleghi era però tale che dietro loro pressione l'anno dopo, nel 1325, Cecco riebbe la cattedra universitaria e venne addirittura promosso di livello.
Va ricordato che durante il periodo bolognese ebbe un breve soggiorno ad Avignone, presso la corte papale come medico personale di Papa Giovanni XXII.
Nel 1326 Carlo duca di Calabria, figlio primogenito del re Roberto d'Angiò (1309-1343) lo nominò medico di corte.
I suoi studi di astrologia ruotavano attorno ai commenti sul De principiis astrologiae del musulmano Alcabizio e il De sphaera mundi di Giovanni Sacrobosco.
Si interessava di astrologia ed entrò in sospetto del duca dopo un oroscopo negativo sulla di lui figlia (la futura Giovanna regina di Napoli, detta "la pazza").
Compose il poema L'Acerba, trattato filosofico-scientifico in volgare che, nelle intenzioni, doveva contrapporsi alla Divina Commedia, ma che rimase incompiuto dopo la condanna al rogo di Cecco per "errori contro la fede". Cecco d'Ascoli segue quindi la medesima sorte di altri intellettuali del suo tempo, come ad esempio Pietro d'Abano, dediti allo studio dell'astrologia e dell'alchimia, discipline non ufficialmente vietate ma che spesso potevano sfociare in dottrine eretiche.
Fu condannato al rogo dall'Inquisizione e morì arso davanti alla chiesa di Santa Croce a Firenze il 16 settembre 1327. Tra i sei giudici che emisero la sentenza figurava anche Francesco da Barberino, autore dei Documenti d'Amore (Documenta Amoris). L'inquisitore che lo condannò fu Frate Accursio.
Tradizione vuole che la forte e multiforme personalità di Cecco sembrò resistere anche alle fiamme del rogo; qualcuno lo sentì urlare così: “L’ho detto, l’ho insegnato, lo credo!”.

Il più antico documento e il rapporto con i Sibillini

Il documento autentico più antico riguardante Cecco d'Ascoli (Francesco Stabili) è una pergamena conservata presso l'Archivio Comunale di Amandola, località in provincia di Ascoli Piceno e riguarda una denuncia di istanza per una inquisizione, presentata, in data 6 agosto 1297, dal priore del monastero di San Leonardo in Golubrio (Montefortino - AP) il cui testo dice:
Actum Amandule in domo Co(mmun)is Amand(ole). Dopnus Benvenutus prior Monasterii Sancti Leonardi de Galubrio existentis coram Sap. Viro Dno Nicola Dni Pauli de Macerata Iudice d(icti) Co(mmun)is dixit et asseruit et etiam cum istantia petit ab eodem Iudice ut ipse iudex procederet et inquireret contra Franciscum Stabilis de maleficiis commissis in personam Brocardini (...) cum d(ictus) Franciscus esset laycus et non oblatus nec conversus dicti Monasterii.
Il legame tra Cecco d’Ascoli e i Sibillini è ulteriormente provato dalle dicerie popolari che si sono tramandate nel tempo, secondo le quali il noto personaggio si recò al Lago di Pilato (unico lago naturale delle Marche posto in cima al Monte Vettore) per consacrare al Diavolo il Libro del Comando.