domenica 12 settembre 2010

Un protocollo d’intesa per la valorizzazione della Grotta della Sibilla


Ascoli Piceno | Continuano le iniziative di promozione turistica inserite dalla Provincia nel piano marketing territoriale. Assieme a Regione, ente Parco e Comunità dei Sibillini si lavora per il rilancio della montagna.
La valorizzazione del "Monte e della Grotta della Sibilla" come volano per il turismo e la promozione della montagna: è questo l'obiettivo del protocollo d'intesa stipulato ieri a Palazzo San Filippo. A siglare l'importante accordo sono stati il presidente della Provincia Piero Celani, l'assessore regionale ai Progetti speciali per il Piceno Antonio Canzian, l'assessore provinciale alla Cultura Andrea Maria Antonini, il presidente del Parco Nazionale dei Sibillini Massimo Marcaccio, il presidente della Comunità Montana dei Sibillini Cesare Milani e il sindaco di Montemonaco Onorato Corbelli.

"L'intento di questa iniziativa che si fonda sul fascino del mito della Sibilla - ha spiegato il Presidente Celani - è quello perseguire il rilancio della montagna attraverso un percorso che coniuga cultura, antropologia, geologia, ambiente e tradizioni. Sono convinto - ha affermato il Presidente - che cultura e turismo costituiscano un filo conduttore essenziale per valorizzare l'intero territorio".

"E' la prima volta che le istituzioni del territorio si trovano insieme e agiscono all'unisono per dare slancio ad eventi di valorizzazione dell'area dei Sibillini attraverso la grotta della Sibilla - ha dichiarato l'assessore Antonini - un luogo fisico ma anche simbolico molto evocativo. Il documento firmato oggi - ha proseguito l'assessore - istituisce non solo un tavolo istituzionale di lavoro, ma anche un tavolo scientifico formato da un delegato della Soprintendenza dei Beni archeologici delle Marche, un rappresentante della facoltà di Geologia dell'Università di Camerino e da un incaricato del Centro studi Tradizioni Picene".

Anche l'assessore Canzian ha sottolineato il felice binomio tra turismo e cultura e l'esempio di buona collaborazione che unisce le Istituzioni attraverso il protocollo. "E' importate - ha ricordato Canzian - promuovere le iniziative culturali in un contesto multidisciplinare, coinvolgendo comunità locali e studiosi".

Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente della Comunità Montana dei Sibillini Cesare Milani che ha ricordato come: "il mito della Sibilla, conosciuto in tutta Europa, consenta di incentivare il turismo montano e culturale e rilanciare la montagna attraverso attività sinergiche ed integrate".

Molto soddisfatto anche il presidente dell'Ente Parco Marcaccio: "Attraverso il protocollo diamo organicità e metodo scientifico alle tante iniziative e ricerche suscitate dal mito e dal fascino della leggenda della Sibilla e su questo versante lavoreremo per coinvolgere il mondo imprenditoriale come è già successo con la famosa casa di produzione Rainbow che ha perfino dedicato una delle sue celebri fatine alla figura della Sibilla".

Il sindaco di Montemonaco Corbelli è intervenuto infine sugli aspetti tecnici della grotta: "l'accordo tra le istituzioni - ha evidenziato il primo cittadino - darà più forza al progetto preliminare già presentato alla Regione per migliorare l'accesso al sito con la rimozione del materiale roccioso franato, il ripristino dei terrazzamenti, la sistemazione dell'area circostante e della sentieristica di riferimento".

L'assessore Antonini, che ha coordinato i lavori del tavolo politico-istituzionale, ha annunciato la prima grande iniziativa che scaturisce dall'accordo: "un'intera giornata dedicata al mito della Sibilla che si terrà sabato 23 ottobre a Montemonaco con un convegno al mattino e eventi culturali e ricreativi al pomeriggio, come l'inaugurazione di una mostra, un concerto e la degustazione di prodotti tipici".

11/09/2010
Fonte: www.ilquotidiano.it

4 commenti:

  1. Speriamo che non sia il solito carrozzone mangia soldi e che soprattutto vengano coinvolte le popolazioni locali e le realtà associative del territorio.
    Non ultimo, ci si auspica che venga rispettata la sacralità del posto e che ogni intervento non si trasformi in uno scempio perenne... (vedasi il segno di zorro alias strada sulla Sibilla).

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  2. La grotta delle Fate e della Sibilla deve essere riaperta soprattutto per motivi archeologici.
    Andiamo a vedere cosa c'è dentro così forse riusciremo a sapere qualcosa di più della storia sibillina. Qui hanno vissuto le Fate (donne celtiche) e la Sibilla e sicuramente qualche traccia l'hanno lasciata.
    La riapertura della grotta non intacca minimamente il mistero e la magia perché questi sono più in profondità ed aleggiano anche in superficie.

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  3. Sembra, anzi sicuramente è vero, che noi sibillini siamo discendenti dei Thuana de Danann.
    Da Atlantide sprofondata arrivarono in Irlanda i Tuatha de Danann, personaggi ritenuti divini per i loro poteri sovrannaturali e per le loro conoscenze. Da questi, mescolatesi con le popolazioni locali, si formarono le tribù pre-celtiche del Popolo delle Fate. Il Popolo delle Fate, celtizzato, scese in Italia e fu coinvolto nella Battaglia del Sentino. Le donne di questo popolo, rimaste vedove a causa della sconfitta celtica, fuggirono sui Monti Sibillini, dove organizzarono una società superiore, senza preti e senza guerrieri.
    Nei momenti tranquilli scendevano a valle per ballare con i giovanotti locali: balla oggi e balla domani siamo nati noi (forse è per questo che siamo così intelligenti!!).

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  4. Chi mi sa dire dove si trova (o dove si trovava) il castello di Santa Maria Gallicana, nell'Appennino?

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